Pharos è un’applicazione che consente di effettuare delle analisi di bilancio per indici sviluppata con QlikView.
Pharos si basa sui dati della Contabilità Generale derivati dal gestionale in uso elaborati secondo una riclassificazione comunemente accettata che permette di ottenere degli indici di valutazione dell’azienda.
La riclassificazione del Conto Economico permette di ottenere le seguenti totalizzazioni:
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale permette di ottenere le seguenti totalizzazioni:
I grafici permettono di mettere in evidenza:
E’ la Redditività Operativa che costituisce la misura della remunerazione del capitale investito in azienda a titolo di debito o di rischio. E' data dal rapporto tra risultato operativo e capitale investito. E' una misura della redditività del capitale investito e quindi della capacità di ottenere ritorni sugli investimenti. Esso pertanto non indica solo la capacità di remunerare il capitale di rischio (come avviene con l'impiego del ROE), ma la capacità di remunerare sia il capitale di rischio sia il capitale di debito. La misura di costo di capitale che rappresenta il benchmark per il ROI è data dal Weighted Average Cost of Capital (WACC). Data la minore rischiosità complessiva del totale capitale investito rispetto al solo capitale di debito, generalmente il valore del ROI è inferiore al valore del ROE per una data impresa. Anche per il ROI, analogamente a quanto rilevato per il ROE, si osserva nel medio-lungo periodo un comportamento di convergenza dei valori di ciascuna azienda verso il valore medio di mercato (compreso tra l'8 e il 12%). Il ROI si ottiene dal rapporto tra il risultato operativo e il capitale investito.
Il ROE è un indice economico sulla redditività del capitale proprio, ottenuto dividendo l’utile netto per i mezzi propri (ROE = Utile Netto/Capitale Proprio * 100). L’indicatore viene utilizzato per verificare il tasso di remunerazione del capitale di rischio, ovvero quanto rende il capitale conferito all'azienda dai soci.
L’indicatore può essere considerato come una sintesi della economicità complessiva, valutando come il management sia riuscito a gestire i mezzi propri per aumentare gli utili aziendali. Il ROE non è solo determinato dalle scelte compiute nell’ambito della gestione caratteristica, ma anche dalle decisioni in merito alla gestione finanziaria e patrimoniale.
Per giudicare la validità del ROE di una società spesso si usa confrontarlo con il rendimento risk-free, ovvero il rendimento di quelle attività senza rischio (solitamente ci si riferisce ai titoli di stato). La differenza fra il ROE e il rendimento risk-free determina il premio al rischio, il premio che viene concesso all’investitore/finanziatore per scegliere di conferire capitali verso un’impresa, investimento più rischioso rispetto a quello di acquistare bond. Maggiore sara’ il ROE di una societa’, maggiore sarà l’appetibilità dell’azienda sul mercato azionario. Tale definizione è forte soprattutto se si comparano società simili per dimensioni e dello stesso settore.
In caso di perdita, il ROE è negativo. Questo significa che lo squilibrio economico è così grave da erodere i mezzi propri.
Rapporto tra reddito operativo (Ebitda) e valore delle vendite (fatturato).
La redditività delle vendite è un indice molto impiegato nell'analisi finanziaria delle imprese industriali e commerciali e misura il margine di reddito prodotto per ogni unità di valore fatturato.
Il Return on Sales (ROS) misura l'efficienza operativa dell'impresa e consente di effettuare comparazioni nel tempo per una stessa impresa e fra imprese operanti nello stesso settore. Un indice elevato è sintomo di buona salute operativa e commerciale dell'impresa.
Questo indice esprime la velocita' di rinnovamento o Rotazione o turnover dei capitali complessivamente investiti e impiegati nell'impresa. In sostanza, quest' indice esprime il nr. di volte che le attivita' aziendali "girano" in media durante l'esercizio rispetto alle vendite dell'esercizio stesso, e rappresenta, pertanto, un indice di efficienza generale della gestione. A questo rapporto ci si riferisce spesso con il termine "fatturato per euro investito". E' un indice importantissimo in quanto piu' elevato sara' il nr. di volte che le attivita' totali dell'impresa "girano" o si rinnovano attraverso le vendite, piu' benefico sara' l'apporto che la "rotazione" dei capitali investiti nell'impresa dara' alla redditivita' aziendale.
L'indice di rotazione di un determinato articolo indica il numero di volte in cui, in un periodo stabilito, si verifica il suo rinnovo totale in magazzino, allo scopo di permette all'impresa di recuperare le risorse finanziarie economiche investite nelle scorte. Pertanto l'indice è un vero e proprio strumento per tenere sotto controllo il livello delle scorte. Una rotazione elevata delle rimanenze di magazzino indica che le scorte nel corso dell'anno sono rimaste in magazzino per un periodo limitato, pertanto l'impresa è riuscita a trovare velocemente i mezzi finanziari impiegati per l'acquisto. Una rotazione lenta, al contrario, indica un rallentamento delle vendite e che le risorse investite sono rimaste immobilizzate per un periodo lungo dando origine a problemi finanziari. Le rotazioni di un articolo in magazzino dipendono dalla domanda di mercato, dalla scorta aziendale e dalle strategie dell'impresa. Infatti, dal punto di vista dell'approvvigionamento l'impresa cercherà di ritirare le forniture al più tardi possibile, concordando ordine aperti o a scadenza cadenzata. Dal punto di vista delle vendite, l'impresa cercherà strategie utili a recuperare velocemente le risorse investite nelle scorte.
L'indice rotazione capitale circolante netto indica il numero di volte in cui, nell'esercizio, il Capitale Circolante si riproduce attraverso le vendite. Piu' e' elevato l'indicatore rotazione capitale circolante netto, maggiore e' la capacita' dell'azienda di reperire nel proprio ambito i mezzi finanziari per far fronte alle uscite derivanti dai pagamenti.
L’indice di rotazione dei crediti è dato dal rapporto tra le vendite a credito e il valore medio dei crediti commerciali. Questo indice misura la capacità di un’azienda di smobilizzare i suoi crediti commerciali.
Esprime la capacità dell’azienda di produrre risorse adeguate a coprire gli oneri finanziari. A valori crescenti dell’indice corrisponde la necessità di maggiori risorse per far fronte alle esigneze di copertura degli oneri finanziari.
Detto anche Quick Ratio o Indice di Liquidità Primaria o Indice Secco di Liquidità o Acid Test Ratio.
Esprime la capacità dell’azienda di far fronte alle uscite correnti (passività correnti) con le poste maggiormente liquide delle attività correnti (liquidità immediate e differite).
Uno degli indici maggiormante utilizzati per l’esame di liquidità di un’azienda è il Current Ratio detto anche Indice di Liquidità Generale o Indice di Disponibilità.
Esprime la capacità dell’azienda di far fronte alle uscite correnti (passività correnti) con entrate correnti (attività correnti).